Il Castello di Soave

Soave "Il Borgo dei Borghi" 2022

Descrizione

Versione in italiano

Nella visita alle mura e al Castello di Soave occorre tener conto dell'evoluzione dell'apparato difensivo e della complessa opera costruttiva che si è verificata nel XIV secolo.

I materiali da costruzione provengono tutti dall'area e sono ben amalgamati in una armonica e solida struttura che s'inerpica sul colle principale inserendo e completando il contesto rurale circostante.

Il Castello e le sue mura

L'efficace panoramica che si ha dalla torre principale del Castello permette di avere uno spaccato ampio del territorio circostante sia di pianura, che collinare. E una visione d'insieme che propone estesi coltivi e gli abitati. Soave, vi sta difronte e si presenta ancora nella sua originaria struttura dell'ultimo Trecento. Con le sue mura e il suo Castello. Ogni spazio, ogni singola porzione di questa comunità riserva delle sorprese e indica la stratificazione storica che ha inciso intimamente non solo le pietre e i mattoni che la costituiscono, ma anche l'umanità che qui è vissuta e vive.

Il Castello di Soave

Il luogo dove sorge il Castello, ne dimostra già tutta intera, l'antichità e le differenti stratificazioni che si sono succedute nel colle che lo ospita nel corso dei secoli. Una lunga storia la sua, che inizia probabilmente con l'incedere della dominazione romana, e si sviluppa ulteriormente nell'epoca medioevale, a partire dal X secolo. Dai Sambonifacio (come certifica un documento del XII secolo), passa ai Greppi (1237) e in seguito alla città di Verona. Nel XIII secolo vi giungeranno gli Scaligeri. proprio ora, acquista il suo massimo splendore architettonico, che è ancora l'attuale. La sua struttura murata attuale porta la data del 1375. Gli Scaligeri effettuano un intervento edilizio integrale. Cansignorio della Scala (1340-1375) , nel piano di valorizzazione e ridefinizione dell'intero sistema di difesa territoriale, interviene anche sulla fortificazione di Soave. Spazio di difesa e di presidio, il Castello tra XIII e XVI secolo, sarà protagonista di alcuni eventi bellici, e ospiterà alternativamente gli eserciti contendenti.

Dal 1696 il Castello passa in proprietà della famiglia Gritti: verrà trasformato in una fattoria andando ad interessare l'antico presidio militare superiore. Successivamente diventerà proprietà della famiglia Camuzzoni che rendendosi conto dello stato di degrado, ne predispone un restauro, che potremo definire conservativo. La situazione creatasi, cerca di definirne l'intervento (ristabilire l'originaria struttura, recuperarne e salvaguardarne le mura, valorizzarne e promuoverne l'utilizzo a fini culturali e turistici). Il restauro, eseguito da Giulio Camuzzoni (1816-1897) con la consulenza di alcuni storici è reso evidente in un volume, che descrive, il retaggio storico del Castello, e puntigliosamente ogni fase del restauro. Ruolo fondamentale del Castello era principalmente di presidio del territorio; meno importante è stata la funzione militare, che comunque ha visto alcuni scontri, scaramucce e soprattutto presenza armata dei contendenti nelle differenti fasi storiche. Le dominazioni degli Scaligeri, dei veneziani, dei Visconti, dei Carraresi, il periodo della Lega di Cambrai (soggiorno di Massimiliano I d'Austria, 1509), l'epoca napoleonica (Napoleone Bonaparte, vi ha sostato in alcune occasioni durante la Prima Campagna d'Italia, autunno 1796) e successiva, non ne hanno scalfito l'aspetto dovuto alla intraprendenza costruttiva di Cansignorio della Scala. Egli ne ha ridefinito l'ampiezza delle mura consolidandone il fulcro centrale sulla sommità del colle (1375).

Il Castello, ancora oggi proprietà della famiglia Camuzzoni, è attualmente visitabile con un orario variabile (stagionale). Esiste una storica porta di ingresso, porta San Giorgio, che è munita di ponte levatoio. L'accesso all'interno, immette in tre diversi cortili. Quello più interno ospita il mastio, che è anche la torre più alta; al centro vi è un pozzo; una scala fa salire verso l'abitazione del Signore; da qui si procede alla sommità del mastio. Vi è un corpo di guardia. Tutti questi ambienti sono arredati secondo il gusto medievale frutto della ricerca meticolosa del proprietario-restauratore Giulio Camuzzoni. In un cortile laterale sono presenti, i resti mutili, di una antica chiesa culminante in tre absidiole. Probabilmente, insieme con il più datato insediamento fortificato, l'elemento più datato.

Il ripristino complessivo della dimora del Signore, del mastio, e dell'intero percorso evidenzia, anche attraverso alcune opere d'arte (affreschi) e iscrizioni, il senso stesso di una struttura che è del passato, ma estremamente presente e viva.

Oggi possiamo ammirare il Castello in tutta l'ampia determinazione perimetrale con le 24 torri e appeal visivo. L'approccio è unico e stimolante per rivisitare il passato e per farlo veramente proprio.

Versione in inglese

During the visit to the walls and the Castle of Soave it is necessary to take into account the evolution of the defensive apparatus and the complex construction work that occurred, as far as we can see today, in the fourteenth century.

The building materials all come from the area and are well blended into a harmonious and solid structure that climbs up the main hill inserting and completing the surrounding rural context.

The Castle and its walls

The effective panoramic view from the main tower of the Castle allows you to have a wide view of the surrounding area both plain and the hills. It is an overall vision that proposes extensive cultivations and inhabitated areas. Soave, stands in front of it and is still in its original structure of the late fourteenth century. With its walls and its castle. Every space, every single portion of this community reserves surprises and indicates the historical stratification that has deeply engraved not only the stones and bricks that constitute it, but also the humanity that has lived and lives here.

The Castle of Soave

The place where the Castle stands, already shows the whole, antiquity and the different stratifications that have occurred on the hill that houses it over the centuries. Its long history, which probably begins with the advance of Roman domination, and develops further in the medieval era, starting from the tenth century. From Sambonifacio (a 12th century document certifies), it passed to the Greppi (1237) and later to the city of Verona. In the thirteenth century the Scaligeri arrived there. Right now, it acquires its maximum architectural splendor, which is still the current. Its current walled structure bears the date of 1375. The Scaligeri carry out an integral building intervention. Cansignorio della Scala (1340-1375), in the plan for the valorisation and redefinition of the entire territorial defense system, also intervened on the fortification of Soave. A space of defense and garrison, the Castle between the thirteenth and sixteenth centuries, will be the protagonist of some war events, and will host alternately the contending armies.

From 1696 the Castle has been owned by the Gritti family: it will be transformed into a farm going to affect the ancient upper military garrison. Later it will become the property of the Camuzzoni family that realizing the state of degradation, prepares a restoration, which we can define conservative. The situation created, tries to define the intervention (restore the original structure, recover and safeguard the walls, enhance and promote their use for cultural and tourist purposes). The restoration, carried out by Giulio Camuzzoni (1816-1897) with the advice of some historians, is made evident in a volume, which describes the historical heritage of the Castle, and meticulously every phase of the restoration.

The fundamental role f the Castle was mainly of garrison of the territory; less important was the military function, which however saw some clashes, skirmishes and especially armed presence of the contenders in the different historical phases. The dominations of the Scaligeri, the Venetians, the Visconti, the Carraresi, the period of the League of Cambrai (stay of Massimiliano I of Austria, 1509), the Napoleonic era (Napoleon Bonaparte stopped there on some occasions during the First Campaign of Italy, autumn 1796) and later, have not affected its appearance due to the constructive initiative of Cansignorio della Scala. He redefined the width of the walls by consolidating the central fulcrum on the top of the hill (1375).

The Castle, still owned by the Camuzzoni family, is currently open with variable schedule (seasonal). There is a historic entrance door, Porta San Giorgio, which has a drawbridge. Access inside, leads into three different courtyards. The inner one houses the keep, which is also the highest tower; in the center there is a well; a staircase leads to the house of the Lord; from here you access to the top of the keep. There we can find a guard equipe. All these rooms are furnished according to the medieval taste, of meticulous research by the owner-restorer Giulio Camuzzoni. In a side courtyard there are the remains of an ancient church culminating in three apses. Probably, along with the oldest fortified settlement, the most dated element.

The overall restoration of the Lord'sdwelling, the keep, and the entire path highlights, also through some works of art (frescoes) and inscriptions, the very sense of a structure that is from the past, but extremely present and alive.

Today we can admire the Castle in all its wide perimeter determination with the 24 towers and visual appeal. The approach is unique and stimulating to revisit the past and truly make it your own.

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 17/04/2024, 10:30

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