Chiesa di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani

Chiesa di Santa Maria di Monte Santo dei Padri Domenicani

Descrizione

La Chiesa di Santa Maria faceva parte di un piccolo monastero (loggia, cortile, orto e brolo) dei padri Domenicani, ora scomparso. La Chiesa risale alla seconda metà del XV secolo. E’ citata con l’inventario nella Visite Pastorali di Gian Matteo Giberti del XVI secolo (“ubi resident fratres conventuales sancti Dominici, satis condecenter ornata”). La bella facciata, con un artistico rosone centrale, è a capanna in stile romanico. Vi sono due finestre ai lati. Il protiro pensile accoglie un affresco del XVI secolo che rappresenta la “Madonna con Bambino e i Santi Domenicani”. A partire dal 1659 primo cappellano sarà don Francesco Calzereri. Da questo momento il Comune e le due Confraternite che qui risiedono (della Buona Morte e della Madonna del Rosario) si assumono l’onere del mantenimento della chiesa e del conventino. A lato della chiesa, un campanile, semplice ma elegante, con una pigna in cotto del XV secolo. Sopra le bifore della cella campanaria vi sono scolpite in tufo le armi del Comune, dei Conti Cavalli che avevano concorso alla sua erezione, e del Capitano Gradenigo, rappresentante della Repubblica Veneta a Soave.

Dopo un periodo di completo abbandono, la Chiesa subirà un definitivo restauro (1991) che metterà in luce artistici affreschi con diverse datazioni (1474, 1492, 1502). La navata unica, con tetto a capriate, comprende un’abside con l’altare barocco, affiancato, ai lati, da due porticine. Sopra l’altare, sullo sfondo, la riproduzione fotografica di una tela della “Vergine Assunta con Santi domenicani e San Giuseppe” (per il Lanceni di Pietro Ronca). Due statue a fianco dell’abside rappresentano i Santi Filippo e Giacomo.

Interessanti appaiono le tre cappelle a sinistra, con un elegante contorno tufaceo che termina in alto ad arco a tutto sesto.

Il primo altare, eretto nel 1718, accoglie una riproduzione fotografica della pala di Bartolomeo Scolari con “La Vergine e il Bambino, le Sante Lucia e Apollonia”.

Il secondo altare è dedicato alla Beata Vergine del Rosario. Era sede della omonima compagnia. Affrescato con le scene del Rosario (1502) è opera della bottega del Puttini come pure la balaustra. In passato ospitava anche i misteri del Rosario dipinti su tela. Nella nicchia una Madonna lignea cinquecentesca purtroppo sottratta recentemente. Nella Visita pastorale del Vescovo Marco Gradenigo del 4 ottobre 1719 si conferma: “extat imago ipsius beatae Mariae Virginis e ligno exculpta magnae devotionis et populorum cuncursus”.

Il terzo altare, detto del Crocifisso (oggi nel vicino Duomo), era dedicato nel passato a San Pietro Martire (domenicano veronese) e ai Santi Cosma e Damiano. Un tempo accoglieva una tela (ora nel Duomo) del pittore Ruggero Loredan (“Tre Santi con la Vergine”).

Quattro dipinti (erano sei) rappresentano le devozioni proprie della Compagnia della Buona Morte che aveva la sua sede proprio in questa Chiesa. Nel pavimento centrale le tombe dei confratelli del sodalizio che appariva nella veste nera tradizionale con il cappuccio a punta.

L’apparato frescale è frammentario e numerosi stralci sono stati recuperati nella recente fase del restauro. Complessa appare una lettura d’insieme, mostrando in alcune parti delle pareti, un intervento pittorico molteplice. Significative appaiono, sul lato destro, “Le storie di Lazzaro” del 1474. Di autore ignoto (forse appartenente all’atelier del miniaturista, Antonio di Stefano), le scene centrali sono state distrutte per l’aggiunta settecentesca di un pulpito.

Complessivamente vi è un legame fra le varie rappresentazioni artistiche. Si tratta di un percorso che si rifà alla tradizione spirituale dei domenicani dalla purificazione (e quindi un cammino di perfezione) alla beata speranza rappresentata dall’Assunzione della Vergine (altare maggiore) e dalle pie donne il giorno di Pasqua (in alto nel presbiterio).

Attualmente la Chiesa non è più adibita al culto ed ospita manifestazioni culturali e artistiche.

Modalità di accesso

Si può andare alla Chiesa di Santa Maria a piedi da Piazza Antenna.

Indirizzo

Via Castello Scaligero

Contatti

Chiesa dei Padri Domenicani

Telefono: 045 768 0777

Ultimo aggiornamento: 28/06/2024, 08:54

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